Perizia delle patologie edilizie nelle costruzioni vecchie e nuove

E’ necessaria la consulenza professionale quando, nel fabbricato , si manifestano problemi tecnici? Non basta l’Impresa o…?

Il seguente elenco è puramente esemplificativo pertanto non è esaustivo.

Vizi e difetti costruttivi imputabili a lavori male eseguiti e/o mal progettati:

  • mancato rispetto del contratto; della descrizione delle opere; delle tempistiche; dei disegni;
  • vizi e difetti dell’opera;
  • mancata tenuta delle impermeabilizzazioni e delle coperture, infiltrazioni; muffe e condense;
  • finiture mal fatte; pavimentazioni mal realizzate; impianti inefficienti;
  • ponti termici; carente isolamento termico; carente isolamento acustico

Patologie tipiche dei fabbricati non recenti o d’epoca:

  • risalite di umidità;
  • presenza di muffe; fenomeni condensativi;
  • fessurazioni e cedimenti;
  • distacchi dei rivestimenti di facciata; disgregazione di intonaci;
  • dissesti delle pavimentazioni;
  • infiltrazioni di acqua dalle coperture; dai muri ai piani interrati; dalle solette di copertura dei box.

Mancato rispetto delle distanze:

  • tra gli edifici a seguito di nuove costruzioni; di sopralzo o di recupero abitativo di sottotetti;
  • delle piantumazioni, alberi, arbusti ecc. dai confini;
  • di pozzi, canne fumarie, tubazioni di carico e scarico;
  • di vedute frontali e laterali di finestre, porte balcone; balconi; terrazze.

Ma non sempre ci si rivolge al professionista, infatti in perfetta buona fede spesso ci si rivolge al “conoscente che è del mestiere”, all’artigiano ed all’Impresa edile di fiducia; al muratore, a figure non qualificate. Ma anche ad Internet…

Sempre in buona fede si ritiene, dopo aver consultato Internet, di essere diventati grandi esperti sia tecnici che legali, quindi di insegnare il mestiere a chi è del mestiere… esperienza di tutti i giorni.

Forse perché si ritiene che le maestranze edili siano “esseri muscolari umili e senza titolo di studio”? e, di conseguenza, l’attività edile sia alla portata di tutti: e che diamine, basta un po’ di buon senso, no?

Chi c’è passato e ne ha poi disgraziatamente pagato le conseguenze, sa che così non è: un conto è affidarsi all’infermiere per cambiare la medicazione; ma certamente non ci rivolgeremmo a lui per un intervento chirurgico, anche se ritenuto semplicissimo!

Da ultimo, ma non meno importante, anche i professionisti più seri e preparati spesso ignorano completamente l’aspetto giuridico, fornendo pertanto al Cliente consigli da loro ritenuti di “buon senso pratico” che, purtroppo, nulla ha a che fare con il “senso giuridico”, che, stranamente, è tutt’altra cosa…

Ed è questa la discriminante tra avere torto ed avere ragione…

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